Murgia Materana: itinerari, storia e panorami da sogno

Murgia Materana: itinerari, storia e panorami da sogno

A pochi chilometri dal centro storico di Matera si estende un’area naturale di rara bellezza: il Parco della Murgia Materana. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove la natura incontaminata convive con tracce millenarie della presenza umana, incastonate nella roccia.

Questo straordinario parco custodisce gravine profonde, chiese rupestri affrescate, villaggi preistorici e sentieri panoramici che offrono viste spettacolari sull'altopiano murgico e sulla Gravina di Matera. Un vero paradiso per escursionisti, appassionati di storia, fotografi e per chiunque voglia vivere un’esperienza autentica e immersiva.

Cos’è il Parco della Murgia Materana e perché visitarlo

Il Parco della Murgia Materana è uno dei tesori naturalistici e culturali più affascinanti del Sud Italia. Istituito ufficialmente nel 1990 e riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità UNESCO insieme ai celebri Sassi di Matera, il parco si estende su un territorio di circa 8.000 ettari che abbraccia i comuni di Matera e Montescaglioso, in Basilicata.

Questa vasta area custodisce un ecosistema straordinario, modellato nel tempo da millenni di erosione, presenza umana e processi geologici. L’elemento distintivo del parco è la sua conformazione, una successione di altopiani calcarei, gravine profonde (simili a canyon), grotte, pascoli e macchia mediterranea che creano un paesaggio suggestivo e senza tempo.

Ma ciò che rende davvero unico il Parco della Murgia Materana è la perfetta fusione tra natura selvaggia e testimonianze storiche e spirituali. All'interno del parco si trovano infatti oltre 150 chiese rupestri, villaggi preistorici e tracce di insediamenti umani che risalgono al Neolitico.

Visitare il Parco della Murgia significa immergersi in un ambiente che racconta la storia dell’uomo e del suo legame con la terra. È una destinazione ideale per:

  • gli appassionati di archeologia e arte rupestre;
  • gli amanti del trekking e della natura incontaminata;
  • chi desidera vivere un’esperienza autentica, a contatto con il silenzio e la spiritualità di luoghi ancora intatti.

A due passi dal centro storico di Matera, questo parco rappresenta una meta imperdibile per chi visita la città e desidera scoprirne il volto più autentico e profondo. La sua bellezza discreta, lontana dal turismo di massa, conquista per la semplicità e la potenza evocativa del paesaggio.

I paesaggi spettacolari: Gravine, Canyon e natura selvaggia

Uno degli elementi più affascinanti del Parco della Murgia Materana è senza dubbio la sua conformazione geologica. Qui la natura ha scolpito nel corso dei millenni un paesaggio spettacolare, dove la roccia calcarea, modellata dall’azione dell’acqua e del vento, ha dato vita a gravine profonde, canyon selvaggi, grotte naturali e scorci che sembrano usciti da un film.

La protagonista indiscussa è la Gravina di Matera, una sorta di “canyon naturale” che corre parallelo alla città, separandola fisicamente, ma non spiritualmente, dal Parco della Murgia. Questo enorme solco roccioso, scavato nel tempo da corsi d’acqua effimeri, offre panorami mozzafiato, soprattutto al tramonto, quando i Sassi e la Murgia si tingono di colori caldi e dorati.

Oltre alla conformazione suggestiva, il parco ospita una biodiversità sorprendente, sia vegetale che animale. Le pareti rocciose e i pascoli della Murgia ospitano numerose specie di flora mediterranea, tra cui:

  • Orchidee selvatiche, alcune rarissime;
  • Piante aromatiche, come timo, rosmarino e finocchietto;
  • Lecci, querce e arbusti della macchia mediterranea.

La fauna non è da meno. Tra le specie che si possono avvistare nel parco ci sono:

  • Il falco grillaio, simbolo di Matera, che nidifica tra i tetti e le rocce;
  • Volpi, istrici, faine e donnole;
  • Rettili e uccelli rapaci, come il lanario e il nibbio reale.

Questo ambiente naturale, ancora in gran parte incontaminato, rappresenta una risorsa preziosa per gli studiosi, i fotografi e per chiunque voglia vivere un contatto diretto con la natura.

Camminare lungo i sentieri della Murgia Materana significa immergersi in un mondo dove regnano il silenzio, la luce e la pietra. I punti panoramici offrono scorci unici sui Sassi di Matera da una prospettiva inedita, mentre i canyon si aprono su vallate ricche di fascino e mistero.

Questo è il luogo ideale dove lasciarti stupire ad ogni passo.

Le chiese rupestri della Murgia: tesori nella roccia

Tra i motivi che rendono il Parco della Murgia Materana un luogo unico al mondo, le chiese rupestri occupano un posto di assoluto rilievo. Si tratta di edifici sacri scavati direttamente nella roccia, in equilibrio perfetto tra spiritualità, arte e paesaggio. Un patrimonio prezioso che racconta secoli di storia, di preghiera e di vita monastica.

chiese rupestri di Matera/Author: https://encrypted-tbn0.gstatic.com

Nel parco si contano oltre 150 chiese rupestri, databili tra l’Alto Medioevo e il periodo tardo-medievale. Alcune di queste erano veri e propri eremi, utilizzati da comunità di monaci bizantini, longobardi e benedettini che cercavano isolamento e raccoglimento spirituale. Altre erano luoghi di culto per i pastori e gli abitanti dei villaggi rupestri.

Molte di queste chiese conservano ancora oggi affreschi originali, spesso di ispirazione bizantina, con figure di santi, angeli e scene della vita di Cristo. Alcuni degli edifici più rappresentativi del parco includono:

  • San Falcione: considerata una delle più antiche chiese rupestri della Murgia, con architettura semplice e atmosfera mistica.
  • San Vito alla Murgia: chiesa a pianta basilicale scavata nella roccia, con resti di colonne scolpite e affreschi frammentari.
  • Madonna delle Tre Porte: una delle più visitate, nota per i suoi affreschi policromi e per la posizione panoramica sulla gravina.
  • San Nicola all’Ofra: immersa nella vegetazione, conserva affreschi raffinati e una struttura articolata a più vani.

Visitare le chiese rupestri è un viaggio emotivo e spirituale, capace di restituire il senso profondo del tempo e del silenzio. Ogni chiesa racconta una storia, ogni parete affrescata è una finestra su un’epoca in cui la fede si esprimeva con gesti semplici, scolpiti nella pietra.

Molte di queste chiese sono accessibili tramite sentieri escursionistici ben segnalati, mentre altre, più remote, si raggiungono con l’aiuto di guide esperte. Alcune fanno parte di veri e propri itinerari tematici, come il “sentiero delle chiese rupestri”, ideale per scoprire in sequenza alcuni dei luoghi più iconici del parco.

Sentieri e Itinerari Escursionistici nel Parco

Il Parco della Murgia Materana è una vera e propria palestra a cielo aperto per chi ama camminare nella natura. I suoi sentieri escursionistici attraversano paesaggi mozzafiato, villaggi preistorici, canyon suggestivi e aree archeologiche di inestimabile valore, rendendo l’esperienza non solo sportiva, ma anche culturale e spirituale.

ponte Tibetano di Matera/Author: www.basilicataadventure.it

Alcuni degli itinerari escursionistici più noti all’interno del Parco sono:

1.Il sentiero delle chiese rupestri

Un percorso ideale per chi vuole unire natura e spiritualità. Si snoda lungo la Murgia Timone e consente di visitare alcune delle chiese rupestri più famose, come Madonna delle Tre Porte, San Falcione e San Vito alla Murgia. Il tracciato è ben segnalato e adatto anche a camminatori non esperti.

2.Da Murgia Timone alla Gravina di Matera

Un itinerario panoramico che regala vedute spettacolari sulla città di Matera e sulla sua gravina. Il sentiero si presta a soste fotografiche e momenti di contemplazione, in un contesto quasi sospeso tra cielo e terra.

3.Il cammino materano

Un percorso più impegnativo, ma altamente suggestivo, che collega Matera ad altre località della Basilicata e della Puglia. Perfetto per chi cerca un’esperienza profonda e meditativa, sul modello dei cammini spirituali più noti d’Europa.

4.I percorsi ad anello nei pressi di Jazzo Gattini

Ideali per escursioni brevi e accessibili, partono dal centro visite Jazzo Gattini, da cui si possono esplorare la zona di Murgia Timone, i resti del villaggio neolitico e alcuni affacci spettacolari sulla città.

Il Parco della Murgia Materana è aperto tutto l’anno, ma i periodi migliori per esplorarlo a piedi sono la primavera e l’autunno, quando il clima è mite e il paesaggio si colora di sfumature intense.

Archeologia e preistoria: i villaggi neolitici della Murgia

Il Parco della Murgia Materana è un territorio abitato da migliaia di anni, come testimoniano i numerosi siti archeologici risalenti al Neolitico e all’Età del Bronzo.

villaggio del neolitico a Matera/Author: www.Materanews.net

Le tracce lasciate dalle antiche comunità preistoriche sono visibili ancora oggi tra gli altopiani calcarei, sotto forma di villaggi rupestri, grotte utilizzate come abitazioni e tombe scavate nella roccia. Camminando nella Murgia, si ha la sensazione di attraversare un paesaggio che ha visto nascere le prime forme di civiltà organizzata.

Uno dei siti più importanti del parco è senza dubbio il villaggio neolitico di Murgia Timone, situato su un altopiano che domina la Gravina di Matera. Questo antico insediamento, databile tra il VI e il IV millennio a.C., rappresenta una delle testimonianze più significative della cultura neolitica dell’Italia meridionale.

Nel sito archeologico sono visibili:

  • Resti di capanne e strutture abitative, disposte in modo circolare;
  • Tombe scavate nella roccia, utilizzate per riti funerari;
  • Reperti ceramici, utensili e manufatti in pietra.

Il tutto immerso in un contesto naturale che amplifica il fascino di questi luoghi, rendendoli perfetti per un’escursione culturale, tra storia e paesaggio.

Oltre a Murgia Timone, il parco ospita altre grotte preistoriche che furono utilizzate come rifugi, abitazioni o luoghi rituali. Alcune cavità naturali, facilmente accessibili dai sentieri, conservano ancora oggi tracce della presenza umana, come incisioni rupestri, resti di focolari e piccole camere funerarie.

In diverse zone del parco sono state individuate anche necropoli rupestri, risalenti all’Età del Bronzo e del Ferro, che confermano la continuità dell’insediamento umano in quest’area per millenni.

Per approfondire, è possibile partecipare a visite guidate o percorsi tematici organizzati dal Centro Visite Jazzo Gattini, che fornisce materiali informativi e supporto per l’esplorazione in sicurezza.

Nel Parco della Murgia Materana il paesaggio diventa racconto, e ogni passo è un’occasione per riscoprire il legame profondo tra l’uomo e la natura.

A due passi dai celebri Sassi di Matera, questo parco ti invita a rallentare, ad ascoltare il vento tra le rocce e a lasciarti guidare dalla meraviglia. È un luogo che nutre l’anima, regala silenzi preziosi e conserva, intatti, i segni di un passato che continua a parlare.

Non resta che infilare un paio di scarpe comode, preparare lo zaino… e partire alla scoperta di uno dei luoghi più straordinari della Basilicata.