Incastonata tra montagne silenziose, valli rigogliose e affacci mozzafiato, la Basilicata custodisce un patrimonio unico fatto di borghi antichi, atmosfere senza tempo e tradizioni che resistono al passare dei secoli.
Lontana dal turismo di massa, questa regione del Sud Italia rivela il suo volto più autentico proprio attraverso i suoi piccoli centri abitati, spesso poco conosciuti ma straordinariamente affascinanti.
I borghi più belli della Basilicata raccontano storie di pietra, cultura e accoglienza. Ogni borgo è un viaggio nel tempo, tra chiese romaniche, vicoli in salita e sapori della tradizione contadina.
Dove si trovano i borghi più belli della Basilicata?
La Basilicata, pur essendo una delle regioni meno estese d’Italia, è sorprendentemente ricca di paesaggi variegati e borghi distribuiti tra monti, colline e coste. I borghi più belli della Basilicata si trovano spesso in luoghi incantevoli, abbracciati da riserve naturali o arroccati su pareti rocciose che offrono panorami spettacolari.
Molti di questi gioielli nascosti sorgono nel cuore delle Dolomiti Lucane, un gruppo montuoso caratterizzato da guglie di roccia che sembrano scolpite a mano. Qui troviamo perle come Castelmezzano e Pietrapertosa, spesso collegate da itinerari naturalistici come il celebre Volo dell’Angelo. Altri borghi, come Venosa e Acerenza, si trovano nella parte settentrionale della regione, dove la storia si fonde con la cultura enogastronomica della zona del Vulture.
Spingendosi verso sud, nel Parco Nazionale del Pollino, si incontrano borghi immersi nella natura incontaminata, ideali per chi cerca un’esperienza di turismo lento e sostenibile. Infine, lungo la costa tirrenica, Maratea rappresenta un unicum, un borgo marinaro affacciato su un tratto di mare tra i più belli d’Italia.
Cosa rende un borgo lucano “tra i più belli”
Definire un borgo come “bello” può sembrare soggettivo, ma esistono criteri ben precisi che aiutano a individuare quei luoghi che custodiscono un valore storico, architettonico e culturale di particolare rilievo.
In Italia, l’associazione “I Borghi più belli d’Italia” seleziona e certifica proprio quei paesi che si distinguono per autenticità, identità territoriale e qualità della vita.
In Basilicata, questi borghi si riconoscono a prima vista. Sono centri abitati che hanno saputo conservare intatto il loro fascino originario, spesso fatti di case in pietra, vicoli stretti, piazze silenziose e scorci panoramici. Passeggiare in questi luoghi significa vivere una dimensione più lenta, dove il tempo sembra scorrere al ritmo dei racconti degli anziani, del suono delle campane e del profumo del pane cotto a legna.
Ciò che rende autentici i borghi lucani non è solo l’estetica, è il legame profondo con le tradizioni, con l’artigianato locale, con i sapori semplici ma intensi della cucina contadina. È la capacità di accogliere il visitatore con discrezione e calore, offrendo esperienze vere, non costruite per il turismo mordi e fuggi.
Molti di questi borghi sono oggi riconosciuti come veri e propri patrimoni culturali, non solo per la loro bellezza architettonica, ma per il ruolo che svolgono nella tutela della memoria storica e nell’identità del territorio lucano. La loro valorizzazione passa anche attraverso iniziative locali, eventi folkloristici e progetti di recupero che ne rispettano l’anima originaria.
Scegliere di visitarli significa entrare in contatto con un pezzo d’Italia ancora genuino, dove ogni pietra racconta una storia e ogni borgo diventa una piccola lezione di bellezza, sostenibilità e radici profonde.
I 7 borghi più belli e imperdibili della Basilicata
La Basilicata custodisce numerosi borghi affascinanti, ma ce ne sono alcuni da visitare almeno una volta nella vita. Ecco una selezione di sette borghi lucani imperdibili, ognuno con una propria anima, storia e bellezza da raccontare.
Castelmezzano
Nascosto tra le guglie rocciose delle Dolomiti Lucane, Castelmezzano è uno di quei luoghi che sembrano usciti da una fiaba. Già all’arrivo, il borgo lascia senza parole. Le sue case in pietra sembrano abbracciate dalle montagne, quasi scolpite nella roccia, mentre i tetti rossi spuntano tra i profili frastagliati delle cime.
La storia di Castelmezzano affonda le radici nel periodo normanno, quando il borgo fu costruito in posizione strategica per controllare le vallate sottostanti. Ancora oggi si possono ammirare i resti del castello medievale, da cui si gode una vista straordinaria sul paesaggio circostante, specialmente all’alba o al tramonto.
Passeggiando per i suoi vicoli, si respira un’atmosfera di autenticità e silenzio. Il centro storico, ben conservato, si sviluppa in verticale. Salite, scalinate e archi si susseguono tra case antiche, balconi fioriti e piccoli affacci mozzafiato.
Ma Castelmezzano è anche un luogo dove l’avventura incontra la bellezza. Dal 2007 ospita il celebre Volo dell’Angelo, una zipline che collega il borgo alla vicina Pietrapertosa, sospesa a oltre 400 metri d’altezza. È un’esperienza unica in Italia, che permette di “volare” tra due montagne con il panorama delle Dolomiti Lucane che si apre sotto i piedi.
Il borgo è perfetto anche per gli amanti del trekking e della natura. Ci sono numerosi sentieri panoramici, come quello delle “sette pietre”, un percorso narrativo che unisce Castelmezzano a Pietrapertosa attraverso un antico tratturo, tra leggende, arte e paesaggi suggestivi.
Pietrapertosa
Questo borgo è il più alto della regione e si incastona perfettamente tra le pareti rocciose delle Dolomiti Lucane, tanto da sembrare scolpito direttamente nella montagna.
Le origini di Pietrapertosa risalgono a epoche molto antiche, ma è nel periodo dell’occupazione araba che il borgo acquista il suo fascino più particolare. Ancora oggi è possibile visitare il suggestivo quartiere chiamato “Arabata”, un labirinto di viuzze strette e case addossate, che conserva la struttura tipica dei casbah nordafricani. È uno dei pochi esempi di urbanistica araba rimasti intatti nel Sud Italia.
Dominando il borgo si trovano i ruderi del castello saraceno, costruito direttamente sulla roccia. Salire fin lassù regala un panorama spettacolare sulla valle del Basento e sulla catena montuosa che circonda il paese.
Pietrapertosa è anche una delle due estremità del famoso Volo dell’Angelo, che la collega a Castelmezzano. Sorvolare il canyon tra i due borghi appesi a un cavo d’acciaio è un’esperienza adrenalinica e unica, che negli ultimi anni ha contribuito a far conoscere questa parte della Basilicata anche a un pubblico internazionale.
Qui si trovano percorsi naturalistici ben segnalati, sentieri panoramici e aree verdi perfette per escursioni, picnic e passeggiate. In primavera e autunno, i colori della natura esaltano ulteriormente la bellezza del paesaggio.
Venosa
Venosa è una vera e propria culla di storia, cultura e arte. Situata nell’area settentrionale della regione, ai piedi del vulcano spento del Monte Vulture, questa cittadina unisce il fascino senza tempo dei suoi monumenti all’eleganza del centro storico, con un’atmosfera che invita a esplorare con calma.
Famosa in tutto il mondo per aver dato i natali al poeta latino Quinto Orazio Flacco, Venosa conserva intatto il legame con la classicità. Una passeggiata nel Parco Archeologico permette di ammirare i resti di un antico anfiteatro romano, delle terme e di domus pavimentate a mosaico.
Ma è il complesso dell’Abbazia della Santissima Trinità a colpire maggiormente, un luogo sospeso tra spiritualità e mistero, composto da una chiesa medievale ancora in uso e dalla cosiddetta “Incompiuta”, una seconda basilica mai terminata, che affascina per le sue arcate a cielo aperto e il senso di sacralità sospesa nel tempo.
Nel cuore del borgo si erge anche il Castello Aragonese, oggi sede della biblioteca e del museo archeologico, dove sono custoditi reperti di civiltà diverse.
Acerenza
Chiamata da secoli “la cattedrale nel cielo”, Acerenza è un borgo che conquista con la sua eleganza sobria e il suo silenzio carico di significato. Situata su un altopiano che domina l’intera Valle dell’Ofanto, Acerenza è una delle località più antiche e suggestive della Basilicata, capace di regalare panorami ampi, luce limpida e un ritmo di vita fuori dal tempo.
Il cuore spirituale e architettonico del borgo è la Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio, un’imponente costruzione romanico-gotica risalente all’XI secolo, considerata uno dei capolavori dell’architettura medievale del Sud Italia.
Acerenza è inclusa tra le “Bandiere Arancioni” del Touring Club Italiano per la qualità dell’accoglienza turistica e del patrimonio artistico.
Guardia Perticara
Questo borgo è situato su una collina che domina il corso del fiume Sauro, nel cuore della Val d’Agri.
Inserito a pieno titolo tra “I Borghi più belli d’Italia” e premiato con la Bandiera Arancione del Touring Club, Guardia Perticara colpisce fin dal primo sguardo. Le sue case in pietra arenaria, perfettamente restaurate, si integrano in un dedalo di viuzze, archi, cortili e scalinate. Qui la pietra è protagonista assoluta, e conferisce al borgo un’eleganza rustica che conquista con discrezione.
Le origini del borgo risalgono al periodo normanno, ma è durante il Medioevo e il Rinascimento che Guardia Perticara assume l’impianto urbanistico che possiamo ammirare oggi. La Chiesa di San Nicola di Bari è uno dei punti di riferimento principali, insieme al belvedere dal quale si può osservare la valle al tramonto, quando la luce calda accarezza le pietre e il paesaggio si tinge d’oro.
A rendere speciale Guardia Perticara è anche la cura dei dettagli. Ogni ristrutturazione è fatta con rispetto, ogni insegna è discreta, ogni scelta estetica sembra voler preservare l’identità profonda del luogo.
Viggianello
Immerso nel Parco Nazionale del Pollino, sorge Viggianello, circondato da montagne, boschi e corsi d’acqua.
Situato a oltre 500 metri d’altitudine, in una posizione panoramica che domina la valle del fiume Mercure, il borgo conserva un centro storico fatto di viuzze lastricate, architetture in pietra e scorci suggestivi che si aprono sulla natura circostante. Il Castello baronale, affacciato sulla piazza principale, e la Chiesa di Santa Caterina, con il suo portale in pietra del XV secolo, sono tra gli edifici più rappresentativi di una storia che affonda le radici nel Medioevo.
Viggianello è uno straordinario patrimonio naturalistico. Da qui partono numerosi sentieri escursionistici, tra cui quelli che conducono alle sorgenti del fiume Mercure, ai boschi di faggio e alle cime del Pollino, dove crescono i famosi pini loricati, veri e propri simboli del parco.
Viggianello è anche un modello di turismo rurale intelligente. Numerosi agriturismi, B&B diffusi e strutture immerse nella natura offrono ospitalità autentica, con un’attenzione particolare al benessere, alla sostenibilità e alla valorizzazione dei prodotti locali.
Maratea
Unica località della Basilicata ad affacciarsi sul Mar Tirreno, Maratea è una vera perla incastonata tra montagna e costa, dove la natura si mescola con l’arte, la spiritualità e la dolcezza della vita mediterranea. Elegante, romantica e piena di scorci suggestivi, Maratea è spesso definita “la Perla del Tirreno”.
Il suo centro storico, raccolto e affascinante, si sviluppa su un’altura a circa 300 metri sul livello del mare. Qui ogni angolo è una fotografia, ogni balcone una cornice sul mare o sui monti.
Maratea è conosciuta anche come la “città delle 44 chiese”, un numero sorprendente se si pensa alle sue dimensioni contenute. Tra queste spiccano la Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore, la Chiesa dell’Annunziata con il suo campanile moresco, e numerose cappelle votive sparse tra le frazioni e le contrade, testimonianze architettoniche di grande valore.
Simbolo indiscusso del borgo è il Cristo Redentore, una monumentale statua alta 22 metri, seconda solo a quella di Rio de Janeiro. Costruita in marmo bianco nel 1965 sulla cima del Monte San Biagio, è visibile da tutta la costa e offre un panorama mozzafiato sul Golfo di Policastro.
Maratea anche mare cristallino, grotte marine, calette nascoste e promontori rocciosi. È un luogo perfetto per chi ama alternare cultura e natura, una passeggiata al tramonto e un tuffo nel blu.
Questi sette borghi rappresentano l’anima più autentica e scenografica della Basilicata. Visitandoli, si può scoprire una regione che sorprende per la sua bellezza silenziosa, la qualità dell’accoglienza e la varietà di esperienze che offre.
Esplorare i borghi della Basilicata significa fare un viaggio che va oltre il semplice spostarsi da un luogo all’altro. È un’esperienza che tocca la memoria, i sensi, il gusto per la bellezza autentica e silenziosa. Questi paesi, spesso piccoli, isolati e fuori dalle rotte più battute, raccontano una storia diversa dell’Italia: più lenta, più profonda, più vera.